Qualche anno fa ci era venuto il desiderio di trasformare le nostre vacanze camperizzate in vacanze a tema. Quello era l'anno della Senna, principale fiume francese la cui lunghezza approssimativa è di 776,6 km, un tour dalla sorgente alla foce. Ora vi racconto cosa ci è capitato...
Eccoci quindi ad arrivare in prossimità della sorgente, documentazione alla mano e contenti di questa iniziativa.
Le sorgenti della Senna furono acquisite in proprietà dalla città di Parigi nel 1864. L'anno dopo fu costruita una grotta artificiale per riparare la sorgente principale, abbellire, nel puro stile Secondo Impero, dalla statua di una ninfa che simboleggiava il fiume. Dopodiché, la capitale si disinteressò del sito e la regione Borgogna lo rivolle indietro per valorizzarlo turisticamente, anche perché esso ospita le vestigia di un tempio gallo-romano. Oggetti che testimoniano un culto alla dea Sequana alle sorgenti del fiume sono esposti al museo archeologico di Digione.
Interessante.
Troviamo quasi subito il luogo, bello, in mezzo ad una piccola radura, praticamente deserto, eravamo gli unici nei paraggi. ci sistemiamo per il pranzo e lasciamo Vichi, il nostro pastore bergamasco, compagna di tanti viaggi, a far da guardia.
Subito dopo pranzo partiamo a cercare il tempietto ovvero la famosa grotta artificiale che in effetti individuiamo facilmente.
Carina la grotta con statua della ninfa annessa, ci aspettavamo forse qualcosa di più ma tutto sommato era la partenza di quella giovanissima Senna che ci avrebbe accompagnato lungo tutta la vacanza.
Qualcosa poi richiama la nostra attenzione...
Ci avviciniamo sempre scortati da Vichi che improvvisamente si mette a tirare attratta impetuosamente da un rumore che giunge da dietro una siepe... e che rumore, è un russare fortissimo!
Ci avviciniamo guardinghi pensando ad una persona che con il pranzo troppo pesante si era abbioccata al fresco delle frasche, visualizziamo il quadro caratteristico dell'uomo seduto per terra, schiena appoggiata alla siepe, cappello parzialmente sugli occhi, bottiglia di vino ancora in mano, respiro pesante, insomma, uno stereotipo.
Immaginate la nostra sorpresa quando scopriamo che invece era un cinghiale enorme, ma veramente grande, che dormiva russando sonoramente.
Vichi non vedeva l'ora di agguantarlo, meno male che era al guinzaglio, il cinghiale era decisamente più grande di lei!
Vichi tirava e sbuffava, l'intenzione era chiara e prima che potesse far danni abbaiando e svegliando il bello addormentato facciamo un veloce dietro front e torniamo al camper, non prima di aver scattato una foto da far vedere agli amici.
Ecco quindi come è iniziata e finita in modo avventuroso la nostra prima tappa.
Abbiamo riso pensando a cosa potesse aver mangiato in quella radura il cinghiale per avere un sonno così impegnativo.
Questa è la foto del cinghialone, forse si vede poco ma vi assicuro che nessuno di noi aveva interesse nel fare una inquadratura ravvicinata!
Se non avete mai fatto vacanze a tema come questa ve la consiglio, è interessante, si scoprono molte cose e spesso si passa in zone che normalmente non rientrano nelle rotte standard.